Uscito il 13 aprile 2012 per Maninalto!/Venus Ogni cosa al suo posto, terza uscita discografica per la band toscana Il Maniscalco Maldestro. Un lavoro registrato presso il White Rabbit Hole Studio con la produzione artistica di Nicola Baronti (Phonarchia Produzioni), che vede il combo avventurarsi, in territori musicali nuovi rispetto al sound che ha contraddistinto i due lavori precedenti.
La prima impressione infatti può essere quella di ascoltare una collaborazione tra Prodigy, Celentano, Led Zeppelin e la scena Motown, in un disco in cui è stata posta grande attenzione nella ricerca sonora. Ogni brano ha una sua precisa e ben definita identità nell’alternarsi di momenti di rock acido, graffiante e paranoico a pause riflessive dal sapore cantautorale. Fin dalla prima traccia risulta evidente il nuovo elemento che caratterizza questo disco nella sua interezza, ossia l'inserimento di massicce dosi di elettronica e auto-campioni che vanno a sposarsi a clavinet e rhodes dal sound decisamente vintage. Ogni cosa al suo posto racchiude infine una parte importante di sé nei testi di Antonio Bartalozzi (voce e chitarra), che sa dipingere un immaginario ben definito ed efficace dei tempi che corrono. Fra gli ospiti dell’album figurano Alessandro "Finaz" Finazzo (Bandabardò), Gianluca Bartolo (Pan del Diavolo), Edo Rossi (Rock 'n' roll Radio), Riccardo Goretti (compagnia teatrale Gli Omini), ed infine Xhulian Kuqja, giovane e talentuoso rapper albanese.
“Il lavoro, del quale siamo fortemente orgogliosi e convinti, è stato lungo e travagliato, il tempo di una vera gravidanza – dichiara Antonio “Tonjo” Bartalozzi, voce e chitarra della band -. Dopo due sessioni di preproduzione ci siamo avventurati nella registrazione dell’album, stravolgendo nuovamente tutti i brani ed inserendo un supporto massiccio di elettronica per rendere i brani movimentati e consentire a Borrkia, il nostro batterista, di concentrarsi unicamente sul groove. Nonostante ciò, il lavoro della preproduzione non è andato perduto ed è spesso stato utilizzato come auto-campionamento per i loop che accompagnano molte tracce dell’album.
Abbiamo dedicato una cura particolare ad ogni strumento, andando a rispolverare vecchi clavinet e rhodes, che incastrati con il basso e la batteria, microfonata maniacalmente e sfruttando tutti ambienti naturali, hanno tessuto la chiave ritmica e groovy del disco.
Abbiamo lasciato i colori alle chitarre slide, 12 corde, armoniche a bocca distorte e poetiche fisarmoniche per finire con le parti ocali e i cori.”
L’uscita del nuovo album è stata accompagnata dal primo singolo della title track Ogni cosa al suo posto, di cui è stato inoltre realizzato un videoclip scritto e diretto da Lorenzo Franchi e girato da Videoteppisti.
Maggiori Informazioni:
www.ilmaniscalcomaldestro.com
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