martedì 14 febbraio 2012

NEW RELEASE: Brain & Lord Madness - Settimo Cerchio

TITOLO ALBUM: Settimo Cerchio

ARTISTA: Brain & Lord Madness

ANNO: 2012

LABEL: Audioplate Records

DURATA: 58:09

TRACCIA CONSIGLIATA: Ferite

Brain e Lord Madness, due king dell’underground italiano, uniscono le forze per un album che ha la potenza esplosiva di 100 Megatoni. Settimo Cerchio è la naturale conseguenza dei tanti anni di esperienza nella scena e dei numerosi lavori dei due mc: un ottimo disco che ha tutte le carte in regola per piacere non solo agli appassionati e a coloro che già conoscono i due, ma anche a chi si è da poco avventurato nella selva del rap indipendente e a chi è alla ricerca di buona musica da pompare nel proprio impianto. Le motivazioni sono tante e tutte validissime: dalle sonorità alle tematiche, dalla tecnica all’attitudine, Settimo Cerchio è un lavoro vario e completo, un album che non si fa mancare niente. Brain e Madness alternano i loro originali stili con estrema scioltezza (ad esempio in Fiamme Dall’Inferno) e con la determinazione di chi ha da dimostrare ancora tanto, nonostante entrambi possano già vantare un curriculum di tutto rispetto. I due mc danno ancora una volta dimostrazione di possedere elevate skillz tecniche; tuttavia, la denuncia sociale, le riflessioni introspettive e i rimandi alla vita quotidiana presenti nei testi sottolineano come incastri serrati ed extrabeat siano al servizio del messaggio e non un effimero espediente estetico. Le produzioni, affidate a Ceri, P-Eight, Bargeman, Drag.one, Brasca, XXXFila, Skat, Dj Apoc, Dj Nada e Enzojehnzo, assicurano grande varietà nei suoni, che hanno come riferimento un gusto classic dal profondo basso (Senso Di Colpa, Tornassi Indietro) su cui si innestano samples di chitarra (S’Aprono Le Porte, Blasfemi) e incursioni elettroniche. Ad arricchire il tutto ci sono i ritornelli cantati dalla soulsinger Micha Soul e le partecipazioni di peso di Primo Brown (Corveleno), Kento, K Maiuscola, Prosa e Chiodo (Fuoco Negli Occhi), Claver Gold e Fure Boccamara. It’s the real!



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