giovedì 31 maggio 2012

NEW RELEASE: BEESIDE - Mood spirals


Beeside è un nome che se da una parte ci riporta ai Lati B dei vecchi 45 giri dove l'artista inseriva un pezzo a cui teneva particolarmente ma che veniva considerato di minor successo dal punto di vista commerciale (uno spazio dunque in cui prendersi delle libertà, in cui inserire tesori nascosti che non sottostanno alle regole imposte dalle major), dall'altra richiama l'ape, animaletto organizzato e ossimorico che racchiude in sé il dolce del miele che produce e l'amaro della sua puntura (che, sempre procedendo per ossimori, anzi che difenderla le provoca la morte). Dietro questo nome d'arte scopriamo Federico Pazzona, giovane artista sassarese, classe 1980, che esordisce con un primo lavoro discografico ambizioso, dal titolo Mood Spirals ovvero “spirali, sbalzi d'umore” e il filo conduttore dei pezzi che si susseguono nel disco è un movimento morbido e lineare, come quello di un oggetto che vola o cade descrivendo appunto spirali nell'aria. I 12 brani originali, che Beeside ha composto, cantato e suonato e la cui produzione è stata affidata all'etichetta discografica indipendente Seahorse / Red Bird di Paolo Messere, sono popolati anche da esseri fragili, quasi inermi, da storie d'amore che segnano e lasciano l'amaro in bocca, da donne angeliche e spigolose, e i testi sono pervasi da una vena rabbiosa e indignata che è difficile non notare. Proprio i testi meritano un discorso a parte per la vera e propria ricerca linguistica che l'autore vi ha dedicato, scegliendo la lingua e la pronuncia asciutta delle Midlands che fa sì che le parole più che venir fuori quasi esplodano nell'aria.


L'uso sapiente dell'allitterazione, della rima, delle espressioni gergali dicono molto riguardo a uno studio consapevole che ha come fine quello di confezionare testi taglienti e immediati senza cedere mai alla volgarità e con un gusto raffinato per il gioco di parole (da notare che peraltro, la particolare pronuncia crea spesso affascinanti polisemie). La musica s'intreccia ai testi con melodie delicate, a volte più ritmate, contenenti una maggiore apertura alla speranza, e che ben s'inseriscono nel filone del new folk proveniente dal Regno Unito. La produzione artistica arricchisce senza contaminarla l'idea originale di un lavoro arrangiato con sobrietà, suggerendo in più una certa cantabilità pop. Si aggiunga poi che Beeside proviene da esperienze musicali diverse (dalla musica tradizionale sarda al post-rock, dal folk-rock inglese e americano degli anni Sessanta all'hardcore più sfrenato) e forse l'ascoltatore attento avrà una chiave di lettura in più nell'affrontare un disco in cui nulla è lasciato al caso e la materia folk è rielaborata in maniera intelligente e aperta a contaminazioni di genere. 


Mood Spirals si manifesta dunque come un disco dal contenuto emotivo intenso felicemente espresso dalla chitarra acustica usata in fingerpicking e da una manciata di altri strumenti, da una voce capace e da arrangiamenti funzionali, da partiture e testi scritti da una penna puntigliosa.

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