venerdì 2 dicembre 2011

Captain Mantell - Ground Lift

a cura di Ilaria Abruscia 


Il 10 ottobre scorso è uscito Ground Lift, terzo album dei Captain Mantell, trio veneto che vede la presenza di: Tommaso Mantelli (Captain Mantell: voce, basso, chitarra, synth), Nicola Lucchese (Doctor Ciste: drum machine, synth, voce) e Omero Vanin (Sergeant Roma: batteria, synth drum, piano, voce).
L'avventura musicale dei tre parte nel 2007 con Long Way Pursuit (Inseguimento a lungo raggio), album improntato sul viaggio, immaginato, di Thomas Mantell, primo pilota morto nel tentativo di inseguire un UFO; nel 2010 l'avventura prosegue con Rest in Space (Riposa nello spazio), esito dell'inseguimento e scoperta di uno spazio immaginario fatto di ricordi ed illusioni, il cui titolo modifica Rest in Peace, dato che nella realtà l'inseguimento UFO si traduce nella morte del Captain Mantell.
Ground lift, sollevamento di detriti terrosi, rappresenta lo schianto di ritorno della ciurma sul nostro pianeta. Lo spirito alla base del disco è proprio, come afferma la band stessa: “rimettere i piedi a terra”.

L'album si apre con We need a fix, che spiega, sin dal titolo, quali pensieri suscita il ritorno sulla Terra. Tommaso Mantelli a nome della band afferma: “Ci sentiamo come cartoni animati in un mondo reale... un po' Roger Rabbit se vuoi... incastrati. La prima cosa che è venuto da esclamare è stata WE NEED A FIX!”, ovvero, “abbiamo bisogno di una riparazione”.
Colpiscono in proposito canzoni quali Mr B (unica canzone politica del gruppo), col suo ritornello incalzante “shame – on – you – Mr B!” la cui “B” indovinate un po' per cosa sta? Se avete pensato proprio a lui non siete affatto lontani dalla verità: lo stesso Tommaso definisce Mr B “un chiaro esempio di quanto male abbiamo ritrovato il pianeta Terra”. Certo, quella “B” lì è “simbolica”, chiarisce; il Mr B ispiratore della canzone non è l'unico male del mondo, insomma.





Ad anticipare l'uscita del disco è stato il singolo Before we perish, il cui video, di ispirazione Kubrickiana,  rappresenta proprio il viaggio di ritorno in Terra della ciurma.
Il secondo singolo estratto dall'album è Yesterday like the Beatles say, un omaggio ad una grande band amata dal trio, e non solo. Tra l'altro nella canzone è presente un riferimento anche ad un altro gruppo: “No future for me!” vi ricorda qualcosa? 
Nel complesso, il sound elettronico che abbiamo imparato a conoscere nei primi due album non cede il passo ad altro ma sicuramente si sporca di elementi terrestri, di suoni ruvidi, di ritmi energici, tanto da far raggiungere a quest'album un impatto rock senza precedenti.
Non ci resta che goderci, oltre questo nuovo album, il gruppo live!
Queste le date confermate dei prossimi concerti:

2011:
21 dicembre, Prato;
23 dicembre, Bologna;
26 dicembre, Roma;
27 dicembre, Napoli
28 dicembre, Eboli;
29 dicembre, Padova.


Per maggiori informazioni: 

https://www.facebook.com/captainmantell
www.captainmantell.com
www.myspace.com/captainmantell

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